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Le aspettative

Nella visione corrente le aspettative sono la prospezione di cosa accadrà in un tempo relativamente futuro. In questo capitolo, andremo a scoprire come questo concetto si complessi di significati e comportamenti affatto ovvi. Come trattato nella sezione dedicata alle proiezioni, la mente raffigura la realtà immediata secondo un processo di attivazione emozionale che successivamente richiama il pensiero e poi produce l'azione. Questa specifica dinamica si basa sulla capacità esperienziale di attivare una sostenibile previsione delle conseguenze della propria azione. In qualche modo, siamo davanti a un processo che può tecnicamente rientrare nel concetto di aspettativa, ma la sua durata vive in un prospetto temporale limitato alla specifica attivazione emozionale. In altre parole, le proiezioni attivano un sistema di aspettative limitatamente al tempo dell'attività proiettiva stessa.

In un panorama temporale più esteso, le dinamiche proiettive che determinano un dato comportamento si arricchiscono di un complesso sistema che vede coinvolti altri soggetti esterni, dai quali e verso i quali l'attività proiettiva si converte in una concatenazione di promesse o imposizioni implicite e spesso non consapevoli. Questo processo, che nella realtà relazionale si articola in un dinamismo di comunicati, di fatto converte uno stato proiettivo in una catena di aspettative a tempi più lunghi. Oltre all'attività proiettiva del soggetto, questa catena diviene la somma delle proiezioni dell'entourage coinvolto. Ciascun soggetto attua un proprio dinamismo emotivo/proiettivo che diviene la somma delle aspettative dell'entourage, la quale, nel tempo, induce a prevedere il prodursi di determinati comportamenti. In altre parole, l'attività proiettiva di una persona costituisce una sorta di promessa (intenzioni) secondo la quale l'entourage attiva delle aspettative, che l'individuo proiettante aveva previsto e delle quali egli stesso rimane vincolato.

Nel momento in cui un comportamento viene agito, vengono comunicate le intenzioni correlate, sulle quali chi riceve il comunicato si fa un'idea di cosa lo aspetta (viene attivata un'altra attività proiettiva). In questo “gioco di specchi”, la durata dell'attività emozionale che fa nascere la sequenza dei comportamenti è limitata, mentre, al contrario, le aspettative che ne sorgono si consolidano nel tempo. Comprendiamo che la spinta di un momento determina conseguenze spesso al di fuori della previsione proiettiva al punto da diventare dei veri e propri legami. Il legame “attività proiettiva-intenzione-conseguenze” rappresenta uno schema fisso e determina una certa parte dello sviluppo esperienziale della persona. In questa concezione, comprendiamo l'origine e la conseguenza di importanti dinamiche comportamentali, tra cui quelle eroiche, quelle sacrificali e il dinamismo vittima-carnefice. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che le concatenazioni proiettive del comportamento spesso sono di tipo compensativo e poggiano la loro presunta/sperata efficacia sugli stereotipi.

 

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