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Le dinamiche delle richieste di attenzione Contrariamente a una visione stereotipa del significato e del senso dei comportamenti di richiesta di attenzione, in questo capitolo andremo a comprendere un profondo contenuto di base. Per comportamenti di richiesta dell'attenzione si intendono tutti quei comportamenti consapevoli e inconsapevoli secondo i quali il soggetto si aspetta di ottenere attenzioni di qualche genere. In questa categoria rientrano molte dinamiche, come quelle seduttive, quelle vittimistiche, quelle conflittuali, la gelosia, la possessività, comportamenti ossessivo-compulsivi e tutti i dinamismi della rappresentazione di sé. Prima di tutto dobbiamo porre il quesito sul perché un bambino, e poi un adulto, attua comportamenti di richiesta di attenzione. La complessa rete di scambi comunicativi e metacomunicativi tra le persone rappresenta un linguaggio con tutta la complessità di codici e significati che l'individuo acquisisce nel tempo. L'acquisizione inizia con l'assorbimento da parte del bambino del modello emotivo primario e si arricchisce poi, nelle fasi successive, di connotati concettuali, operativi e intenzionali fino a completarsi come capacità di comunicare nell'adulto. Pertanto, il peso, il valore e la quantità di questo dinamismo (attenzione) viene determinato fin dai primi anni dagli specifici atteggiamenti materni e solo in parte paterni. In altre parole, possiamo semplificare dicendo che più attenzione la madre dà al bambino, più quest'ultimo tenderà a chiederne da adulto. Dobbiamo porre attenzione a non raffigurare queste dinamiche in una lettura superficiale, in quanto la tipologia e la forma dei comportamenti genitoriali (o di chi per essi) rappresenta lo standard che il bambino, una volta adulto, riprodurrà. In questo senso, le contraddizioni, le instabilità e le anomalie che involontariamente i genitori vivono e trasmettono al bambino saranno la realtà esperita di quest'ultimo. Le dinamiche di richiesta dell'attenzione sono tali anche quando sono configurate come negazione, conflittualità, senso di colpa e quant'altro nella visione culturale generale viene considerato come “non normale”: tutti i comportamenti, soprattutto i più impliciti, vengono comunque assorbiti dal bambino (genealogia del modello emotivo). |
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